IMPIANTI DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE
Particolare rilievo hanno
questi impianti, nella protezione di strutture particolarmente
sensibili. Il progetto, che precede sempre la realizzazione
di questo tipo di impianti, prevede un calcolo probabilistico.
La procedura, che si effettua in funzione di numerosi
parametri dei quali forse il più rilevante è
il numero di fulmini all'anno nella zona di interesse,
serve a dare informazione circa la necessità di
effettuare questo tipo di impianti. Nel calcolo è
necessario valutare, altresì, due parametri che
riguardano sia la perdita economica sia quella più
rilevante della perdita di vite umane, in conseguenza
di una scarica da fulmine.
Il fulmine è il prodotto di una scarica elettrica che avviene nell' atmosfera .Affinché esso si generi, occorre che si crei una differenza di potenziale elettrico tra una nuvola e il suolo. Le cariche, di segno opposto, creano una forte scarica alla velocità di 100 km al secondo. Il passaggio delle cariche genera un canale di aria molto ionizzata con forte sviluppo di calore (fino a 30.000 gradi). Questo canale di luce e calore è il fulmine. L'espansione del canale ionizzato genera anche un'onda d'urto rumorosissima, il tuono . L'intensità elettrica di un fulmine varia tra i 10.000 e i 200.000 A . Per ridurre i rischi, derivanti dall'alto potere distruttivo delle scariche da fulmine, si utilizzano gli impianti di protezione. Essi sono costituiti da opportuni captatori con la funzione di creare un volume protetto intorno alla struttura. I captatori sono ad asta o a maglia e costituiscono LPS ( Lightning Protection System ) esterno. Ad esso va necessariamente associato un LPS interno con la funzione di evitare, che in caso di fulminazione, si instauri una forte differenza di potenziale fra la superficie esterna e quella interna. Esso è costituito da connessioni metalliche e limitatori di sovratensione. I riferimenti normativi sono alla CEI 81-1, CEI 81-4 di recentissimo aggiornamento.
Alcune vedute dei nostri impianti parafulmini: click to zoom
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Per questi tipi di impianti usiamo:
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